La democrazia dei cittadini
Sto scrivendo per Rassegna Sindacale la recensione di La democrazia dei cittadini, bellissimo libro curato da Iginio Ariemma che raccoglie gli scritti di Pietro Scoppola dall’Ulivo al Partito Democratico e sono inciampato ne La casa dei diritti, un mio libro pubblicato nel 2002.
Nella pagina dei ringraziamenti cito con affetto i miei amici Ettore Combattente, Luca De Biase, Gerardo Di Paola, Teresa Granato, Luigi Morra, Colomba Punzo, Luigi Santoro, Rosario Strazzullo, Riccardo Terzi. Poi Sergio Cofferati, al tempo leader della CGIL ed autore della prefazione, Salvatore Veca, i cui libri e la cui amicizia mi hanno insegnato altri modi di guardare alle cose della politica e della vita e, udite udite, “mio figlio Luca, del quale la circostanza mi ha permesso di scoprire una confidenza con i punti e le virgole (questioni di sintassi, insomma) che non gli conoscevo. A lui sono grato per la meticolosa opera di rilettura del testo. E per avergli sentito dire che “nonostante il genere non sia il massimo, il libro si può leggere”.
Come tutte le cose della mia vita, belle o brutte che siano, non me ne ricordavo più, nel senso che non me le ricordo a comando, mi tornano in mente se e quando si crea qualche link.
Confesso che mi ha fatto piacere trovare un antenato alla nostra collaborazione per Enakapata. Come dice il proverbio? Non c’è due senza tre? Chissà, forse bisognerebbe chiederlo a lui. O forse meglio di no.