Piccole Storie Crescono | s1-9
INCIPIT
Visita al Ueno koen, uno dei parchi più antichi di Tokyo, inaugurato nel 1873, pochi anni dopo che la restaurazione dell’Imperatore Meiji mettesse fine al dominio politico e militare dello shogunato Tokugawa, dinastia di signori feudali che dal 1603 al 1868 governarono il Giappone.
STORIA 9
2. Vincenzo Moretti
Brava, disse soddisfatto Adriano Parracciani, il prof. di cultura giapponese, a Viviana Graniero, una delle sue studentesse preferite. Enakapata l’hai studiato molto bene, conosci ogni singola giornata del diario e sei anche l’unica che ha capito che Vincenzo e Luca Moretti, gli autori, non sono mai esistiti, ma erano due robot di ultima generazione realizzati dalla Nasa. 30 e lode.
3. Deborah Capasso de Angelis
Viviana andò via soddisfatta. Gioiva per un ulteriore traguardo raggiunto, ignara delle conseguenze della sua scoperta. Il progetto Nasa, Kapata D2004, doveva restare segreto. I robot erano il fiore all’occhiello del Prof. Parracciani che, sfiorando il microchip alla base del collo, pensava a come far tacere la ragazza.
4. Viviana Graniero
Infatti Viviana aveva persino scoperto che in realtà Luca e Vincenzo erano l’anagramma del nome di questo robot di ultimissima generazione che la Nasa voleva tenere nascosto: Luc-zeno-caniv D2004. Adesso sì che era nei guai, senza nemmeno saperlo… per troppa arguzia!
5. Entropia
Viviana andava sicuramente resa inoffensiva, ma Parracciani non pensava ad una semplice e banale eliminazione fisica. Era rimasto colpito dalla capacità di analisi della ragazza e dal suo livello investigativo, e così decise il da farsi: pezzi di corteccia cerebrale del suo emisfero sinistro sarebbero stati impiantati nella piattaforma neuro-quantistica del D2004.
6. Daniele Riva
“Psst… Signorì… Signorì…” una vocina dal pavimento sorprese Viviana intenta nei suoi pensieri sulla scoperta che aveva fatto. Ma non c’era nessuno. La ragazza guardò meglio: in una nicchia c’era una piccola grata e la voce veniva da lì. La aprì…
7. Concetta Tigano
… Non si vedeva granchè…ma ad un tratto gli comparve davanti un ometto molto curioso, vestito a righine, papillon e bombetta. Da dove salta fuori un tipo così? neanche il tempo di farsi domande che Pasqualino, così si presenta con tanto di “baciamano”, le parla con aria da complotto : “Signorì state attenta! sennò vi finisce comme a mè!!!”, Viviana, dapprima impaurita, si rende conto che Pasqualino sta cercando di metterla in guardia, ma da cosa?
8. Lucia Rosas
Viviana è interdetta. Il sesto senso le dice che deve sapere ma la paura di essere scoperta, e se fosse una trappola? Una prova di esame, se possono fidarsi di lei. L’omino ha uno sguardo sibillino e viviana si chiede se potrà tornare a casa. Con orrore si accorse che il cellulare era scarico. Doveva decidere. Adesso.
9. Entropia
Viviana decide di fidarsi di Pasqualino che nel frattempo le aveva proposto di accompagnarla verso un zona sicura da dove poi poter fuggire.
– Vede Signorì – le disse Pasqualino con voce triste ed ansiosa – questo quartiere è tutto un laboratorio. E se passa qualcuno d’interessante come lei, lo catturano per gli esperimenti – Viviana lo seguiva a questo punto impaurita e disse – Ma quali esperimenti?- Signorì, è meglio che non sappia, ora pensi a fuggire – Le fece percorrere una lunga strada in discesa, e poi entrarono in un garage. Da qui presero un ascensore che li portò svariate decine di metri sotto terrà, poi un lungo corridoio. -Ecco Signorì, siamo arrivati – disse Pasqualino mentre apriva la grande porta verso quella che sembrava essere la libertà. Appena Viviana la passò sentì una voce sinistra che l’accolse – Ben ritrovata Viviana – Lei si girò di scatto e vide il Professor Parracciani intento a leggere dei monitor.
10. Deborah Capasso de Angelis
Per un attimo Viviana si sentì sollevata. Quell’uomo bassino le aveva sempre ispirato simpatia, i suoi occhi vispi le davano sicurezza. Ma adesso il suo sguardo aveva qualcosa d’inquietante.
Pasqualino continuava a stringerle la mano, si accorse un secondo dopo che al suo polso aveva uno strano bracciale. – Ti chiederai perchè sei qui – disse il professore.
I pensieri di Viviana le si affollavano in mente, forse il professore era stato colpito dalla sua arguzia e voleva coinvolgerla in qualcuno dei suoi progetti sugli androidi. Di colpo i pensieri positivi scomparvero. Vide il tavolino su cui erano poggiati singolari strumenti chirurgici, la poltrona con le cinghie ma soprattutto sentì la presa di Pasqualino diventare sempre più forte e la vibrazione che le dava il bracciale. Fu terrore…
11. Daniele Riva
…Viviana si sentì perduta. Poi vi fu come un lampo e le macchine nel laboratorio cominciarono a emettere strani sibili, scintille, vi fu anche qualche piccolo scoppio. Pasqualino aveva gli occhi che roteavano vorticosamente e mollò la presa sul suo braccio. Il professor Parracciani si mise una mano al collo e rimase bloccato in quella posizione. “Oddio, sono degli androidi” comprese la ragazza. E fuggì un attimo prima che il laboratorio sotterraneo esplodesse, infilandosi velocemente nella piccola grata… Una mano la aiutò a risalire…