Pronto mi formo
81.500 ore di formazione; oltre 3000 lavoratori coinvolti (72% maschi e 28 % femmine; 3% dai 18 ai 25 anni, 41% dai 26 ai 35 anni, 41% dal 36 ai 45 anni, 15% over 45); un alto livello di soddisfazione dei partecipanti (l’1% ha ritenuto del tutto insoddisfacente l’intervento formativo, il 5% poco soddisfacente, il 21% abbastanza soddisfacente, il 50% soddisfacente, il 23% molto soddisfacente); 8 regioni (Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia) e 11 aziende (Accenture, Albacom, Cos Med, Fastweb, Siemens, Telecom Italia TIM, Telecom Wireline CCO, Telecom Wireline Rete, Telespazio, Vodafone, Wind) interessate, il concorso delle organizzazioni datoriali (ASSTEL a livello nazionale e ASSOLOMBARDA a livello milanese) e sindacali (le segreterie nazionali di settore di CGIL CISL e UIL): sono alcuni dei numeri relativi al progetto nazionale di formazione “TLC per le imprese – sistema integrato di lavoro e formazione continua”, realizzato nell’ambito dei progetti P.I.S.T.E. di Fondimpresa, avente come obiettivo lo sviluppo delle competenze dei lavoratori del settore delle Telecomunicazioni e presentato nei giorni scorsi a Napoli. A gestire il progetto è stata una ATS (Associazione Temporanea di Imprese) comprendente diverse università e qualificate agenzie e centri di formazione e diretta dal consorzio CEFRIEL. Con Graziano Dragoni e Fabio Giani, rispettivamente Direttore Scientifico e Direttore Esecutivo del progetto, abbiamo discusso di ciò che è stato fatto e delle prospettive future.
Per cominciare, abbiamo chiesto a Dragoni di spiegarci come nasce il progetto. Diciamo che l’idea che il know-how presente in un’azienda rappresenta un fattore strategico decisivo per affrontare nel modo migliore le sfide presenti e future sui mercati globali è ormai largamente diffusa e dunque l’opportunità rappresentata dal bando start-up di Fondimpresa ci è sembrata di quelle giuste per provare a realizzare un intervento formativo di qualità in un settore strategico come quello delle telecomunicazioni. Non a caso il progetto è stato articolato intorno a tre linee di intervento come lo sviluppo delle competenze di base (informatica e inglese), lo sviluppo delle risorse umane attraverso il personal development e la gestione manageriale, la propensione all’innovazione tecnologica attraverso la conoscenza degli strumenti ICT per le imprese. Intorno a quali linee guida è stato sviluppato? A Fabio Giani abbiamo chiesto invece di parlarci, al di là delle indicazioni sicuramente significative offerte dai numeri, dei punti di forza del progetto. |
|
+ Cefriel
|