Una storia lunga centanni
“Anche se pochi sembrano avere voglia di ricordarlo, dal versante del lavoro gli istituti tecnici hanno dato un contributo fondamentale al processo di industrializzazione del nostro Paese”.
Comincia così la nostra conversazione con Alfredo Cellerino, una laurea in fisica, dal 1988 dirigente scolastico all’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Napoli, una storia centenaria e 4 percorsi didattici: tessile; chimica tintoria; chimica generale; elettrotecnica.
L’occasione è data dalla celebrazione del centenario dell’istituto che, oggi come ieri, si propone di svolgere una funzione propositiva non solo sul terreno della formazione scolastica ma anche su quello, assai più difficile in una città come Napoli, dell’accesso al lavoro.
“L’istituto viene istituito – ricorda il professor Cellerino – con regio decreto nel 1905 e inizia le proprie attività nel 1906, in una sede diversa da quella attuale.
Nasce come regio istituto di tessitura per supportare le attività tessili nella regione Campania e in particolare quelle delle Cotoniere Meridionali, delle industrie seriche di San Leucio, a Caserta, di una fabbrica che lavorava canapa a Frattamaggiore, alle porte di Napoli.
Nel 1924 il Vinci stipula un mutuo con il Banco di Napoli e acquista dalla società Mira, di Genova, l’attuale complesso, che diventa operativo a partire dal 1930. Nel 1931 è diventato istituto tecnico industriale e ha cominciato ad attivare nuovi corsi”.
La mission?
“Preparare le maestranze, supportare per qualità e quantità la domanda di manodopera delle aziende. A tale scopo, assieme alle attività ordinarie, venivano attivati corsi serali, corsi nel fine settimana, ecc.
Il fatto che oggi l’istituto Vinci sia sede EDA (educazione degli adulti) la dice lunga sulla profondità delle nostre radici su questo terreno”.
Veniamo al centenario. Quali sono le principali iniziative in programma?
“Innanzitutto quelle imperniate sulla memoria.
In particolare dedicheremo il laboratorio di chimica organica a Emilio La Torraca, un docente di chimica che ha speso tutte le sue energie per questo istituto.
Poi abbiamo in programma un seminario di 2 giorni organizzato con la Seconda Università di Napoli e l’Università di Bergamo che approfondirà le tematiche connesse all’educazione degli adulti e si confronterà con le aziende della regione, in particolar modo quelle impegnate nel settore tessile.
Con il collegio dei Periti Industriali di Napoli e alcune aziende di Pescara organizzeremo una sfilata di moda. Ci sarà un concorso di poesia, letteratura, grafica, fotografia, realizzato in collaborazione con l’Associazione Cosmopolis, al quale potranno partecipare tutte le scuole della Campania.
Sarà inoltre pubblicata, in collaborazione con la Sovraintendenza dei Beni Culturali di Napoli, una storia dell’Istituto dalla fondazione al 1966 alla quale stanno lavorando due esperti della Sovraintendenza, un nostro insegnante e una intera classe del tessile.
E poi ancora spettacoli organizzati sia dal corso serale che da quelli del mattino (nell’Istituto operano 2 laboratori teatrali ed è attiva una associazione degli studenti) e incontri con personaggi dello sport e della cultura”.
Qual’é il messaggio che volete trasmettere ai ragazzi?
“Che ce la possono fare, nonostante le tante difficoltà.