Cultura Vs Camorra
L’attività del Consorzio Agrorinasce nei comuni a più alta densità criminale del casertano
In un paese normale l’inaugurazione di una biblioteca non dovrebbe essere una notizia particolarmente rilevante. Ma come si sa l’Italia fa fatica ad essere un paese normale. E ancora di più fanno fatica ad essere normali comuni del Sud dove la morsa della camorra e della mafia è davvero soffocante.
Comuni come Villa Literno, Casale di Principe, S. Cipriano d’Aversa, in provincia di Caserta, che sono noti soprattutto per le gesta del “clan dei casalesi” e del loro boss Francesco Schiavone detto Sandokan.
Comuni dove la scelta di non tacere può costare la vita, come purtroppo è accaduto a Don Giuseppe Diana e a tanti altri nel corso degli anni.
In posti come questi inaugurare una biblioteca è un fatto davvero importante. Perché – come ci dice Giovanni Allucci, Amministratore delegato di Agrorinasce – “la criminalità organizzata si combatte anche e soprattutto con una maggiore cultura”. Perché un luogo senza cultura è un luogo senza memoria e senza futuro. E perché l’inaugurazione della Biblioteca Comunale di Villa Literno, domenica 27 maggio alle ore 11.00, non è un fatto isolato, ma si inserisce nell’ambito di un più vasto progetto promosso da Agrorinasce e denominato “Biblioteche in Rete”.
Ma facciamo un passo indietro e chiediamo ad Allucci cos’è Agrorinasce.
“E’ un consorzio di Comuni (Casal di Principe, Casapesenna, S. Cipriano d’Aversa e Villa Literno) promosso dal Ministero dell’Interno per realizzare il primo progetto pilota in Europa con i fondi del PON Sicurezza e con l’obiettivo non semplice di rafforzare la legalità in un’area ad alta densità criminale. Ad oggi sono stati progettati e sono in corso di realizzazione due Centri Sociali con Biblioteca e Sportello Informagiovani nei Comuni di Casapesenna e Villa Literno ed è stata realizzata l’Università per La legalità e lo Sviluppo, in un bene confiscato alla camorra, con all’interno una biblioteca sui temi della legalità con i primi 500 volumi. L’obiettivo comune è evidentemente quello di creare dei luoghi di incontro, di lettura, di studio e di informazione per i cittadini dei quattro Comuni, considerato che il Comune di S. Cipriano d’Aversa era già provvisto di biblioteca”.
È in questo contesto che si colloca il progetto Biblioteche in Rete?
“Proprio così. Si tratta in questo caso di un progetto finanziato dalla Regione Campania, settore Musei e Biblioteche, con lo scopo di promuovere la costituzione di quattro biblioteche tematiche, cercando di evitare inutili sovrapposizioni che sarebbero derivate dalla creazione di biblioteche ‘generaliste’ situate in pochissimi chilometri di distanza tra loro, e di integrare e rafforzare l’operatività di ciascuna istituzione attraverso un unico regolamento istitutivo che disciplina l’attività delle singole biblioteche, ognuna delle quali con una sezione specifica/tematica; un unico comitato di gestione che coordini tutte le attività delle rispettive biblioteche; l’utilizzo di strumenti informatici ed informativi che assicurino il continuo e costante collegamento tra le diverse istituzioni attive e la possibilità di conoscere in tempo reale i libri ed i documenti presenti in ciascuna delle biblioteche collegate. In buona sostanza i cittadini potranno così rivolgersi alle biblioteche dei quattro Comuni come se fosse un’unica biblioteca”.
Quali sono le aree di specializzazione di ciascuna biblioteca?
“La Biblioteca di Casal di Principe, localizzata presso l’Università per la legalità e lo sviluppo, è specializzata sui temi della legalità e dello sviluppo del territorio, con una particolare attenzione ai fondi comunitari ed alle politiche di coesione sociale. La Biblioteca di Casapesenna è specializzata sui temi dell’edilizia e delle infrastrutture. La Biblioteca di S. Cipriano d’Aversa è specializzata sui temi dell’industria e dei servizi alle imprese. La Biblioteca di Villa Literno è specializzata sui temi del settore primario (agricoltura, allevamento e pesca) e del tempo libero (compreso il turismo). La dotazione libraria complessiva ad oggi consta di circa 20.000 volumi ma naturalmente cerchiamo altre donazioni per incrementarla il più possibile”.
Cosa aggiungere ancora?
Che questa di costruire, in comuni dove il potersi dire cittadino e non suddito è così dannatamente difficile, luoghi dove promuovere e realizzare attività culturali è davvero una gran bella idea. Da sostenere e da incoraggiare.
E che sui siti www.agrorinasce.org e www.bibliotecheagrorinasce.it potete trovare maggiori informazioni sui diversi progetti e anche sulle modalità per donare libri alle biblioteche.
Tanti auguri agli abitanti di Villa Literno per la loro nuova biblioteca. E buona cittadinanza a tutti.