Grand Hotel
Va bene, l’ammetto, dato il periodo, le possibilità del “qui pro quo” sta nelle cose, ma il Grand Hotel del titolo non c’entra nulla con il posto nel quale trascorrerò le ferie, che per ora non ho deciso neanche se e dove le trascorrerò. Grand Hotel sta per la rivista Grand Hotel, quella fondata nel 1946 dai fratelli Alceo e Domenico Del Duca, i boss delle Edizioni Universo, con Matteo Macciò, che ne diventò il direttore, che all’inizio era basata sulle storie d’amore a fumetti (tra i collaboratori il grande Walter Molino) e poi si trasformò in un contenitore di fotoromanzi destinati prevalentemente al pubblico femminile (prevalentemente, perché tra i lettori c’ero anche io, avevo 9-10 anni, ma sempre pubblico maschile ero).
Perché vi racconto tutto questo? Perché ieri ho passato una bellissima giornata, assieme a Cinzia, ai miei cognati Paola e Alberto, ai miei nipoti Flavia e Angelo, a mia madre Fiorentina, e a Nunzia, Gaetano e Antonio, i miei fratelli. E perché questa bellissima giornata ho deciso di raccontervela con tre immagini e un breve filmato, con tanto di didascalia, proprio come si faceva su Grand Hotel.
Buona visione.
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I campionissimi all’opera, infruttuoso salvataggio compreso … E vissero tutti felici e contenti.