Mille chilometri al giorno
Adesso non ditemi che “metto ‘o pepe ‘nculo a zoccola”, come diceva Pascalino ‘o Riccio, o se preferite ma spero proprio di no “cospargo il sale sulla ferita”, ma ieri sera è stato l’ultimo pensiero che ho fatto prima del solitario incontro con Morfeo, “Venti chilometri al giorno, Polvere e sole, Andata e ritorno, Venti chilometri al giorno, Per poi sentirti dire che, Non mi vuoi più vedere“, beato lui, venti chilometri al giorno.
Adesso non ditemi che non sapete che lui è Nicola Arigliano che mi incazzo davvero, a meno che non siate nati dopo il 1990 che mi incazzo soltanto ma senza il davvero. Perché beato lui invece me lo potete dire, direi che me lo dovete chiedere perché altrimenti il post finisce qui. Ecco la risposta:
giovedì 26 maggio: trento, festival dell’economia, amartya sen, nobel 1998, lezione su “i confini della libertà economica”, tema del festival;
venerdì 27 maggio: napoli
sabato 28 maggio: napoli, festival dell’economia di trento, il sommerso e l’economia da svelare;
lunedì 30 maggio: roma, fondazione giuseppe di vittorio;
martedì 31 maggio: roma, fondazione giuseppe di vittorio;
mercoledì 1 giugno: varese, presentazione bella napoli;
giovedì 2 giugno: varese, presentazione bella napoli;
venerdì 3 giugno: porto venere, la spezia, presentazione uno, doje, tre e quattro;
sabato 4 giugno: sarzana, la spezia, e finalmente napoli.
Adesso non ditemi che non sapete fare il conto perché non è difficile, circa 6 mila km in 9 giorni, e soprattutto non ditemi che sono tutte cose che mi fa piacere fare perché non mi fa solo piacere, sono felice di farle, considero un vero privilegio tutto questo, sono grato dal più profondo del cuore a Marilena, Santina, Giancarlo, Michele e tutta l’Ahref Foundation, sono emozionato per sen e per le amiche e gli amici che potrò finalmente rivedere, sono contento delle chiacchiere che faremo la sera con Andrea e Laura con annesso pancione, sono contento anche per le persone che compreranno e leggeranno Bella Napoli, insomma sono nato con la camicia come vi ho detto già altre volte, eppure ciò non toglie nulla al fatto che mi toccherà fare tanti chilometri e come sapete io e i chilometri stiamo scompagni da parecchio tempo anche se alle signore di piazza Enakapata non piace che io lo dica.
Adesso non ditemi che state pensando questo adesso ricomincia che non ci penso proprio, sul punto quello che dovevamo dire lo abbiamo detto, qui in piazza Enakapata e su Uno, doje, tre e quattro, il mio indimenticabile librodiariodivitaediviaggio con Viviana Graniero, Daniele Riva e Carmela Talamo, è soltanto che a me “mi” piace troppo e quindi la citazione galeotta la ricordo qui:
Senza uscire dalla porta di casa puoi conoscere il mondo, senza guardare dalla finestra puoi scorgere il Tao del cielo. Più si va lontano, meno si conosce. Per questo il saggio senza viaggiare conosce, senza vedere nomina, senza agire compie.
Ecco, l’ho fatto, e ho anche sospirato, sì, un ahhhhh lungo lungo lungo, poi però mi sono ricordato della telefonata di Giancarlo e poi del messaggio che mi ha mandato Michele, com’è che mi ha scritto?, sì, una cosa tipo “qui ho messo sotto le cuoche per i canederli in attesa del tuo arrivo”.
Adesso non ditemi “Vicié, senza uscire dalla porta niente canederli”, perché senza uscire dalla porte niente Sen, niente Marilena, niente Giancarlo, niente di niente, cioè tutto. No no, non mandatemi dove state pensando di mandarmi, sto solo scherzando, davvero, di più: ‘o giuro ‘ncoppa all’ossa ‘e zì palluottolo.