De Biase, Romano, Illiano, Marcone, Zagaria, Cervone, Romano
Luca De Biase: Enakapata è un colpo di genio. Il racconto scritto in forma di diario da Vincenzo e Luca Moretti sul loro viaggio da Secondigliano al Giappone. Nello stupore di ogni gesto, di ogni differenza, di ogni pensiero. Nell’approfondimento delle dinamiche antropologiche e tecniche del Riken, un megacentro di ricerche genetiche di Tokyo. Bellissimo libro, ispirato dalle persone che lo popolano, come lo scienziato Piero Carninci, il Nobel Ryoji Noyori e don Peppe detto “Testolina”. Un colpo di genio. Che in lingua napoletana “è ‘na capata”. Enakapata.
Tiziana Romano: Mi è piaciuto all’ennesima potenza. Salve prof. Moretti, Le scrivo a proposito del suo libro Enakapata. Esilarante nel senso buono del termine. Un po’ come Luca mettevo in ordine la camera prima di partire e mi sono imbattuta in questo libro. Ho iniziato a leggere e mi son trovata alle 3 del mattino che ancora leggevo. Io sono una studentessa universitaria e leggere questo libro è stato vedere nella realtà, cosa c’è fuori dal mondo universitario (italiano). Al di là dei numerosi fatti che sono menzionati nel libro, mi ha affascinato tanto la struttura del Riken, il fatto della collaborazione e competizione sana. Tutto è incentrato sul merito e lavoro di squadra in modo da creare armonia. Mi piace. Le aggiungo, inoltre, che non c’è una parte del suo libro che non mi è piaciuta. Certo ho trovato un po’ di difficoltà nel capire: genomi, Rna, Dna, proteine & company però mi son divertita. Complimenti. Per Luca anch’io c’ero al teatro Bellini al Japan Week è stato bello tra kimono, danze e strani strumenti musicali …. solo un po’ noioso quando per circa un quarto d’ora hanno scritto qualcosa su un foglio lunghissimo. Complimenti ad entrambi.
Luca Illiano on MediNapoli
Angelo Marcone: Caro Vincenzo, volevo ringraziarti per il tuo invito alla presentazione di Enakapata. Mia moglie ed io siamo stati molto contenti di essere venuti. Ti confesso che ho avuto qualche difficoltà a ‘entrare’ sul serio nel libro ma, stamane, evidentemente dopo una elaborazione notturna automatica, mi sono reso conto che è veramente un bel lavoro. Il mio ex capo, nell’azienda elettronica dove lavoravo era solito chiedermi di un mio progetto: ‘Angelo, funziona o non funziona?’. Ebbene, credo che il libro sia veramente un bel progetto ‘funzionante’ e quindi grazie a te e tuo figlio per la bella realizzazione. Sono del Vomero ma ho insegnato qualche anno in una scuola di Secondigliano e quindi i tuoi racconti mi hanno ricordato un periodo particolare della mia vita che ricordo con piacere. D’altra parte i racconti del Giappone mi hanno anche portato ad un vita fa, in cui alcuni miei colleghi di lavoro, giapponesi, cercavano di condividere con me il loro modo di vivere e di progettare l’elettronica ed il software. Cordiali saluti.
Cristina Zagaria on Voltapagina, again
Francesco Cervone on Antonella Romano Blog
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