Per genio e per caso
Jerry Donohue è invece il giovane cristallografo statunitense che per un certo periodo soggiorna al Cavendish e che secondo Watson (La doppia Elica, Garzanti, Milano, 1982) “subito dopo Linus Pauling ne sapeva di più in fatto di legami all’idrogeno di chiunque al mondo”. […]
La cosa interessante è che faccende di questo tipo non rappresentano l’eccezione ma molto spesso la regola, come ha intuito per primo il grande Robert K. Merton (Viaggi e avventure della Serendipity, Il Mulino, Bologna, 2002) al quale si deve il concetto di Serendipity, che “si riferisce all’esperienza, abbastanza comune, che consiste nell’osservare un dato imprevisto, anomalo e strategico, che fornisce occasione allo sviluppo di una nuova teoria o all’ampliamento di una teoria già esistente”.
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