Anche questo è approccio artigiano
Quando in questi giorni ripenso a quello che stiamo facendo – e a quello che abbiamo fatto – quando penso a “La tela e il ciliegio” penso ad alcuni momenti in particolare. Sicuramente penserete che io stia parlando di momenti di pura poesia, come la prima volta che abbiamo fatto i sopralluoghi alla bottega di Antonio Zambrano all’alba, o quando abbiamo incontrato per la prima volta Jacopo.
Tutte queste cose ovviamente esistono e sono molto importanti, ma vi assicuro – e forse perché è passato ancora troppo poco tempo – non sto pensando a questi momenti. Sto pensando a quando una sera, intorno alle 23 il mio mac ha deciso di abbandonarmi ad una settimana dalla scadenza che che avevamo prefissato per la pubblicazione. A come il mio amico e direttore della fotografia Alessandro Germanò mi abbia aiutato moralmente e professionalmente nel ripararlo (anzi, diciamo che ha fatto proprio tutto lui). A come Raffaele Iardino e Diego D’Ambrosio della JammiToki Film mi abbiano accolto nel loro fantastico studio dicendomi “Non ti preoccupare, sistemiamo tutto”. E questo non è banale, siete d’accordo?
Puoi impegnarti al massimo, lavorare per ore, convincerti che puoi avere tutto sotto controllo, ma lo sapete come funziona, se vuoi far ridere il buon dio raccontagli dei tuoi piani di produzione. E così, per quanto tu possa essere deciso nel fare una cosa, la differenza la fa chi sa giocare al tuo stesso gioco con la stessa passione e la stessa dedizione. Ed è così che è andata.
Lo stesso vale per Paolo Petrella. Che oltre ad aver creato una grandissima colonna sonora insieme a Roy Cleveland ha lavorato anche sulla postproduzione audio. E quando dopo 5 ore di lavoro ha scoperto che non avevo impostato l’autosave sul programma che stavamo utilizzando – e l’ha scoperto nel modo peggiore in cui una persona possa scoprirlo, perdendo appunto 5 ore di lavoro – non ha battuto ciglio ed ha semplicemente detto: “Ormai è successo. Ricominciamo, ma la prossima volta ricorda di impostare l’autosave”.
Perché sto pensando proprio a questo? Perché è anche in questo che riconosco il valore di ciò che abbiamo fatto, perché anche questo è approccio artigiano.
E penso a come la frase di Antonio Zambrano “I miei strumenti me li sono costruiti da solo” abbia fatto scattare in noi la voglia di costruire una camera Dolly. E di come Gennaro (che è un fabbro) e Antonio (che lavora per una delle più importanti aziende energetiche del paese) abbiano passato più di una notte tra prototipi, tubi in pvc, ruote e trapani. E anche questo non è banale.
Penso a questo al momento. Poi penserò anche ad altro, ne sono sicuro. E intanto, mentre penso, “La tela e il ciliegio” è stato visto più di 2400 volte.