Combattente, Grazioli
Ettore Combattente: Diversamente da Alessio Strazzullo che ha scritto una bella recensione del libro dei Moretti, dico che la mia amicizia con Enzo c’entra e c’entra direttamente in quel che penso del libro. Sono amico e rifletto per questo sull’amicizia, un libro nato su un’amicizia in tempo di globalità; un’amicizia che si evolve in rapporti fraterni, leali, disinteressati, che vanno oltre il comune interesse intellettuale.
E’ questa una capacità umana di Enzo, io che l’ho incontrato per contingenze politiche e ci siamo conosciuti come amici e compagni, lo testimonio con “interesse”. Mi diceva che suo padre soleva dirgli “fattell’ cu’ chi è meglio e’ te’ e fance’ e’ spese”. “Meglio” in senso metaforico, come sapere, cultura, professionalità. Infatti come si può diventare amico di uno scienziato bio – fisico italiano emigrato in Giappone, per l’attrazione del valore del merito che vige in in quel paese, alla distanza di migliaia di chilometri attraverso la posta elettronica? Per un cultore di scienze sociali con una lunga esperienza nel mondo sindacale? Ed entrare in una comunità intellettuale attraverso l’intelligenza dell’epistemologia? Enzo Moretti ci è riuscito. Ed ha scritto un libro su quest’ amicizia e insieme a Luca di tante altre nate da un viaggio in quel paese.
Enakapata ha aperto a lui e a noi un mondo lontano dalle nostre frequentazioni giornaliere dalla spasmodica tensione ad avere ragione, direbbe l’appassionato di Totò , a “prescindere”.
Daniela Grazioli: Mi son presa ‘na kapata: letto con interesse, stupita e divertita per l’alternanza delle due penne (attualizzate in computer) ed intrigata dall’oscillazione tra serio e faceto. L’ho già consigliato a Simone ed amici. Grazie.