The face, the body, the city
Oggi le cronache raccontano di giapponesi in fuga dall’Italia, causa prezzi troppo elevati e le troppe truffe. Pessima notizia. Dall’articolo di Repubblica di oggi un dato fa riflettere, quello che si riferisce al milione di visitatori previsti per il 2009 a fronte dei 2,17 milioni del 1997 e dei 1,47 milioni del 2007, e un dato fa sorridere, quello relativo ai commenti del Sindaco Gianni Alemanno, modello svogliata difesa d’ufficio (Roma è una città accogliente dove si può spendere poco rispetto ad altri capitali europee), del presidente della Confcommercio Cesare Pambianchi, modello addò coglio coglio tanto in Giappone chi ci è mai stato (i giapponesi vengano da un Paese che forse ha qualche mariuolo in meno, ma dei prezzi estremamente eccessivi per i turisti), dell’Assotravel-Confindustria modello e la crisi dove la mettiamo (la flessione dei turisti del Sol Levante nel nostro Paese è dovuta essenzialmente alla grave crisi economica che attanaglia da tempo il Giappone).
Per fortuna il Giappone conosce anche l’altra Italia, quella della scienza, della moda, dell’arte.
A proposito di arte ieri abbiamo raccontato di Humanized, il volto, il corpo, la città, la mostra monografica di Onze a Tokyo, dal 18 luglio al 1 agosto, nella prestigiosa sede dell’Istituto di Cultura a Kudanshita. Se siete da quelle parti è un appuntamento da non perdere. Se invece ve ne state qui in attesa di tempi (si spera) migliori, non perdete l’occasione per visitare il sito dell’autore e della mostra.
Buona visita a tutti. Quelli che stanno là. E (ahimé) quelli che stanno qua.