Uno, doje, tre e quattro: un Tunnel aperto
di Adriano Parracciani
Come si fa a recensire un libro dove il tuo nome appare più volte qua e là come testimonianza di riconoscimento e stima.
Come si fa a recensire un libro dove i tuoi progetti e le tue iniziative sono più volte citate ad esempio, raccontate come fonte di valore e di cambiamento.
Come si fa? Semplice, non si fa.
Lascio quindi a voi fare i complimenti o meno, dire se vi piace o meno, se è scritto bene o meno, fare la sinossi o raccontare le parti in cui vi siete immedesimati, quelle che vi hanno emozionato, quelle in cui non vi trovate in sintonia.
Io dirò altro e soprattutto dirò degli autori, della banda dei quattro.
Già, il libro in realtà è un prodotto del loro cambiamento. Si perché con questa esperienza loro sono cambiati anzi, stanno cambiando. E’ un’esperienza da innovatori nel senso che hanno portato il nuovo in loro stessi, lo hanno assoribito e, tramite questo libro, lo hanno restituito al mondo, così come fa la terra quando di notte restituisce il calore al cielo.
Per farlo hanno dovuto affrontare e superare un certo numero di sfide; intime, personali; chi più chi meno. Hanno vinto chi l’introversione, chi l’insicurezza, chi la diffidenza, chi l’ansia, chi tutto questo insieme.
Chissà se e quanto Carmela, Daniele, Vincenzo e Viviana si rendano conto che questa loro esperienza li sta trasformando in rivoluzionari, nel senso di essere partecipi della rivoluzione in atto, in coloro che stanno cambiando il mondo, anche magari inconsapevolmente. Si stanno trasformando in webpersone (e questa la capitere meglio leggendo il libro), aperte, connesse, contaminate. Forse lo diventeranno, forse no, forse lo sono già, forse smetteranno di esserlo.
Io che parlo spesso del concetto di Tunnel tra il mondo analogico ed il mondo digitale del Web, so riconoscerne uno quando lo vedo e questo libro ne è un esempio.
La banda dei quattro ha saputo crearne uno ed ha imparato ad attraversarlo. Questa è la vera essenza di Uno, doje, tre e quattro, essere ulteriore testimonianza che la rivoluzione della “wikinomics” è in atto, essere portatore del messaggio che non l’unione ma la connessione collaborativa fa la forza. Individui, non massa; collaborazione competitiva; remixaggio, abbattimento degli stereotipi; questa è la rivoluzione del web. Non so dire quanto andrà avanti e come; gli Umanosauri sono già al lavoro contro le Webpersone, per la restaurazione, cercando di chiudere i “Tunnel” o prendendone possesso.
Uno, doje, tre e quattro è un Tunnel aperto, non resta che percorrerlo .