Alla ricerca della Politica | Bobbio | Democrazia
Democrazia= popolo (demos) + potere (crazia).
Potere= capacità di determinare il comportamento altrui. Il potere viene dunque rappresentato come rapporto tra due soggetti, colui che ha il potere e colui che lo subisce. Il significato di potere si comprende meglio se viene messo in relazione con la libertà. Potere e libertà indicano due situazioni in cui una è la negazione dell’altra.
Il rapporto politico si può presentare tanto come rapporto tra potere e non libertà quanto come un rapporto tra libertà e non potere. Tutta la storia politica può essere interpretata come una continua lotta tra coloro che vogliono conquistare il potere o non vogliono perderlo e coloro che vogliono conquistare o non perdere la libertà.
Se nel rapporto tra due soggetti potere e libertà sono uno la negazione dell’altro, nello stesso soggetto potere e libertà, non potere e non libertà, coincidono. Chi acquista libertà acquista anche potere e viceversa. Ogni lotta per la libertà è anche lotta per il potere.
Le tre forme di potere: economico, politico, culturale.
Il potere economico si esercita attraverso il possesso della ricchezza. Il potere politico, in ultima istanza, con la forza. Il potere culturale con le idee, le dottrine, le ideologie. Il potere politico è il potere dei poteri.
Dalla ineguale distribuzione di questi tre poteri nascono tre tipi di diseguaglianza: tra ricchi e poveri, tra forti e deboli, tra sapienti e ignoranti.
Prima definizione di Democrazia: forma di governo che tende a correggere, attenuare le diseguaglianze tra gli uomini. Storicamente essa è la più egualitaria tra le forme di governo. Non a caso nell’antichità essa era definita Isonomia, eguaglianza di diritti ed eguaglianza di fronte alla legge. Cfr. Erodoto e dibattito tra tre principi persiani.
Popolo= avere certi diritti, in particolare quelli politici. Activae civitatis, cittadinanza attiva per distinguerli dai diritti personali e di libertà, iura civitatis.
Popolo è una parola ingannevole. Cfr. Dio e Popolo, Il Popolo d’Italia (quotidiano ufficiale del regime fascista), le due parole chiave del nazismo, Fuhrer (duce) e Volk (popolo).
Non è vero che Popolo comprende tutti. Cfr. Senatus Populusque Romanus, Statuto Albertino del 1848, introduzione in Italia del suffragio universale soltanto dopo la seconda guerra mondiale.
Popolo è un termine anche emotivamente ambiguo. Esso indica inoltre una collettività indifferenziata. La democrazia dei moderni si regge invece sul principio una testa un voto. La volontà popolare è in realtà la volontà dei singoli cittadini.
La democrazia dei contemporanei potrebbe essere ridefinita come potere dei cittadini piuttosto che potere del popolo. La democrazia dei moderni si fonda sulla concezione individualistica della società e dello stato.
Democrazia= potere dei cittadini.
Ma vi sono tanti modi di avere, conquistare, conservare, perdere il potere.
Le varie forme di governo si distinguono in base alle regole che stabiliscono come si esercita il potere, attraverso quali procedure ed entro quali limiti. Cfr. le Leggi Costituzionali.
Le leggi costituzionali fondano la legittimità del potere e permettono di distinguere tra il potere legittimo, che richiede obbedienza e potere illegittimo contro cui è lecito opporre resistenza. Sempre le leggi permettono di distinguere l’uso legale e quello illegale del potere.
Le regole fondamentali di una costituzione democratica sono quattro:
Il suffragio, che deve tendere ad essere universale;
Il voto deve essere eguale. Cfr. art. 48 della costituzione. L’eguaglianza di voto è una caratteristica della rappresentanza politica e la differenzia dalla rappresentanza degli interessi. Cfr. Condominio, Consiglio di Amministrazione;
Il voto deve essere libero in un duplice senso. Il singolo votante non deve ricevere imposizioni da chicchessia e deve avere la possibilità di scegliere tra diversi candidati e diversi partiti. Non è democratica la forma di governo in cui tutti hanno egual diritto di voto ma non hanno libertà di scelta. Non è democratico il regime in cui solo pochi hanno libertà di voto e che a buon diritto può chiamarsi liberale ma non democratico;
Le decisioni collettive debbono essere prese almeno a maggioranza. Libertà di discussione. Voto. Legittima la decisione approvata a maggioranza. Mediante questa quarta regola la democrazia, oltre ai valori dell’eguaglianza e della libertà, incorpora il valore della non violenza.
Migliore definizione di democrazia: forma di governo, modo di convivenza retto da regole tali che permettono di risolvere conflitti sociali senza bisogno di ricorrere all’uso della violenza reciproca, cioè all’uso della forza tra le diverse parti contrapposte. Un governo democraticamente eletto, contrariamente ad una dittatura, non può usare la forza per mantenere il potere.
L’umanità deve tendere verse la non violenza.
Democrazia= potere del popolo; più corretto= potere dei cittadini; potere= capacità che ha un soggetto di determinare l’azione di un altro soggetto.
Su chi i cittadini esercitano il loro potere? Su se stessi.
Distinzione tra autonomia ed eteronomia. Cfr. Kant e distinzione della morale da tutti gli altri sistemi normativi.
Autonomia= un soggetto da legge a sè stesso. Eteronomia= un soggetto riceve una legge da altri (Dio, società, Stato ecc.). Nell’Autonomia chi pone la norma e chi la deve osservare sono la stessa persona; nell’Eteronomia il legislatore e l’esecutore sono due soggetti diversi.
Libertà negativa è quella situazione nella quale non siamo impediti, non siamo costretti, non siamo obbligati a fare o non fare. Questa forma di libertà può chiamarsi anche indipendenza.
La libertà come autonomia può essere definita come il dare leggi a se stessi. Cfr. Rousseau e Contratto sociale.
Hans Kelsen: Democrazia (autonomia) e Autocrazia (eteronomia).
La Democrazia è quella forma di governo in cui il popolo è insieme legislatore ed esecutore delle leggi. Essa ha come sua caratteristica anche la libertà intesa come autonomia.
Autonomia= ideale-limite. Le decisioni in realtà non sono prese da tutti i cittadini ma dai loro rappresentanti. Si può parlare di autonomia per la maggioranza ma non per la minoranza.
Democrazia= potere regolato. Democrazia e Stato di diritto (qualunque potere è sottoposto a regole che lo delimitano e stabiliscono quello che può e deve fare e quello che non può e non deve fare).
Democrazia è governo delle leggi contrapposto al governo degli uomini.
Non si può però confondere il populus, o l’insieme dei cittadini, con la moltitude o, come diremmo oggi, la piazza. Cfr. Hobbes. Non si può confondere democrazia con il potere della piazza.
Democrazia e sue regole, piazza senza regole. In democrazia ciascuno è una persona.
Pari dignità sociale. Cfr. art. 3 della Costituzione.
Partendo dalla pari dignità sociale si può dare un senso ai valori della democrazia: eguaglianza, libertà, autonomia, non violenza.
Solo essendo bene informati sui tratti essenziali, necessari e sufficienti, per stabilire che cosa significa Democrazia e quali sono le sue regole principali, saremo in grado di giudicare in quale misura ed entro quali limiti una determinata forma di governo sia una democrazia e trarne eventualmente motivo per migliorarla.