BodyPaintingArfanotti
Dell’occasione e del premio vinto da Matteo Arfanotti ho già scritto su della Leggerezza. Qui vi racconto invece come è andata con Riccardo, il lato impertinente di casa Moretti.
Dunque, io stavo guardando la foto nella quale Matteo Arfanotti bacia la Ninfa Greta Repetto, quando lui passa per casa mia, sì, perché anche casa mia è una specie di tunnel come i libri di Adriano Parracciani ma di questo vi dico un’altra volta, e mi fa “azz, e chi é” io gli dico “Riccà, questo è Matteo Arfanotti, l’artista che ha dipinto Enakapata, abbiamo le immagini di suoi quadri anche sul prossimo libro”, lui fa “pà, aggio capito, ma a me mò che me ne fotte di Enakapata e di Arfanotti, io sto parlando di lei, della ragazza”. Io, con un vero e proprio atto di eroismo, sono riuscito a soffocare la risata e a dirgli “Riccà, è una modella, questo tipo di arte si chiama Body Painting”, lui, mentre già se ne sta tornando a casa, mi guarda e mi dice “Azz, e qua se ti pigli un quadro fai un colpo doppio”. A questo punto ho cominciato a ridere come un pazzo e gli ho detto “Riccà, si gruosso”. Fine delle trasmissioni. Anzi no. Poichè questo blog è frequentato da un nutrito gruppo di femmin(ist)e malfidate e appiccia fuoco aggiungo che la mia risata era per la battuta e per il fatto che mentre io ero tutto preso dall’arte di Matteo, come si vede che sto invecchiando, Riccardo con i suoi 15 anni scarsi ha saputo distinguere immediatamente tra la principale e la subordinata, la bella ragazza e l’opera d’arte.
Dite che così sono diseducativo? Ma allora voi non li avete mai avuti 15 anni, non avete mai letto Kriminal e Satanik. Eh sì, e così rischiate di fare la fine di Robertino, E che sarà mai, e mica si vive di solo Kafka. Sigla e titoli di coda.