eLearning tra formale e informale
E-Learnig tra formale e informale: questa l’idea guida scelta dalla Società Italiana di e-Learning (SIe-L) per il suo IV congresso, realizzato in collaborazione con l’Università di Macerata, la Facoltà di Scienze della Formazione e patrocinato dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), dal Comune di Macerata e dal Dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione, a Macerata dal 4 al 6 luglio.
Il congresso è stato preceduto da due interessanti tutorial dedicati alla predisposizione di un ambiente per l’eLearning con uso di Learning Management System open source, nel caso specifico Moodle, e alla sperimentazione di percorsi di apprendimento che utilizzino gli strumenti del web 2.0 e favoriscano processi di personal learning environment e si propone per l’appunto non solo di affrontare i mille volti, e le connesse problematiche, che caratterizzano il fantasmagorico mondo dell’e-learning, ma anche di approfondire la riflessione intorno ai suoi aspetti formali ed informali. La questione appare da molti punti di vista di non poco conto. Le risorse educative diventano attive nel processo di apprendimento nel momento in cui diventano gli arnesi che permettono ai discenti di fare (costruire) qualcosa di utile; è la corrispondenza tra processi educativi e capacità di rispondere alla domanda reale delle persone, ai loro concreti bisogni nello studio, nel lavoro, nella vita, a fare la differenza, a determinare l’efficacia del processo. C’è bisogno per questo di forti motivazioni, chiarezza degli obiettivi, rigore metodologico, elevata qualità dei percorsi di apprendimento, consapevolezza che la stessa formazione universitaria non è più «il» punto di arrivo, integrabile al massimo con il Master o il Corso di Specializzazione, ma una tappa, per quanto importante, di una via all’apprendimento che siamo impegnati a percorrere per tutta la vita. Cosa aggiungere ancora? |
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