Padri e figli o carote e carote, questo è il problema
Concetta l’aveva scritto, qualche giorno fa, quando avevo pubblicato il discorso di Piero Calamandrei agli studenti milanesi: “Conservato, stampato e lunedì lo leggo in classe!!!!”. Scritto fatto. Quelle che potete leggere di seguito sono le sue considerazioni post-fatto. Secondo me offrono un sacco di spunti per continuare a discutere. Buona partecipazione.
di Concetta Tigano
Come immaginavo…classi diverse reazioni diverse!
Ho una prima classe con ragazzini svegli e curiosi, dopo aver ascoltato con attenzione la lettura del discorso di Calamaandrei, la prima domanda è stata “noi cosa possiamo fare?”, con quegli occhi che chiedevano consigli , è stato bellissimo sentire questo interesse, poi tutti insieme a parlare tra loro chiedere, voglia di capire, di sapere, insomma un po’ di baccano, ma che bel baccano…..!!! Manco a dirlo è passata tutta l’ora parlando di regole da rispettare in tutti i campi , ma soprattutto da applicare in prima persona : casco , sigarette,rispetto, puntualità …..studio….
Ho anche una seconda, di gente un po’ “scafata” e con ben altri interessi, ragazzi molto più disinteressati , anche loro hanno ascoltato con una certa attenzione ma il commento finale è stato “anche se ci interessiamo…non cambia niente!” senza entusiasmo e disillusi, di già a 16-17 anni….
Ho cercato di coinvolgerli portando il discorso sui problemi della scuola, e lì un po’ si sono svegliati, ed è cominciata una discussione che li ha coinvolti…
Secondo me la differenza la fa un po’ le esperienze che hanno già avuto ed anche la brutta aria di rassegnazione che si respira, si rifugiano nell’ascolto di programmi idioti non seguono un TG , nessuno di loro ne aveva visto uno ieri sera, non cattiva informazione….nessuna informazione!!!!
Ma i genitori, cosi presenti per contestare un 5 al posto di un 6, che fanno???
I figli non sono carote, non crescono da soli!!!!
Ma forse da genitori carote…..figli carote!!!!