Imparaticcio
E se questa settimana parlassimo di identità femminili? Di pari dignità – opportunità? Di rispetto delle differenze di genere?
L’occasione ci viene data dalla signora Claudia Cacciari – responsabile della Biblioteca Scandellara, Quartiere San Vitale, Bologna – che ci invita a conoscere il progetto “Imparaticcio, adolescenze in corso, cantiere aperto di identità femminili” e in particolar modo le attività svolte nei laboratori scolastici dalle quali “emergono le attuali conoscenze che
adolescenti, femmine e maschi, hanno dell’immagine e ruolo sociale, atteso
e praticato, del femminile e del maschile”.
I toni oltremodo garbati, lo stile sintetico e chiaro della segnalazione non potevano non colpire la curiosità, l’interesse, (i sensi di colpa?) del vostro cronista.
Il risultato?
La scoperta di un progetto originale e di elevata qualità culturale e didattica come quello avviato dalla Biblioteca Scandellara con la collaborazione della Scuola Secondaria di I° grado Jacopo della Quercia. E tante idee che vale la pena conoscere, sulle quali è utile riflettere, con le quali è importante interagire.
Liliana Ricci (ideatrice e conduttrice del laboratorio) spiega innanzitutto le caratteristiche del progetto: “Abbiamo ideato e realizzato in biblioteca, con ciascuna delle cinque classi di terza (87 il totale delle persone di 13 anni interessate, di cui 46 femmine e 41 maschi), un incontro ludico laboratoriale alla ricerca/scoperta: del funzionamento in sé stesse/i, delle aspettative/consegne sociali differenziate per sesso; di strumenti per la costruzione dell’identità femminile; del rispetto possibile tra i due generi”.
Ecco alcuni dei risultati emersi.
“Per alunne/i, il gruppo più consistente di “donne importanti” risulta essere formato da veline, attrici/cantanti calendario e porno-stars. Poche scienziate / regine / filantrope precedono, con poco margine, i personaggi di pura invenzione/fantasia. Seguono le parenti / mogli di uomini famosi; qualche nome che risulta sconosciuto al resto della classe, qualche altro che è letto all’ultimo minuto in biblioteca, e Platinette e Jonathan.
Circa invece i molti “uomini importanti” emersi, essi risultano tutti protagonisti, con un proprio potere/prestigio personale, sia esso guerresco, politico, economico, religioso e/o per influenza/riconoscibilità sociale derivata dall’esercizio/dai proventi di arti, scienze e professioni varie… da Gesù ai Rossi (Valentino / Vasco), da Bismark a Totti”.
“Nelle classi ci si è ritrovate/i (non senza una certa sorpresa), a constatare che le più diffuse religioni risultano qui ed ora monoteismi maschili, e maschili le gerarchie ecclesiastiche; non sono pervenuti segnali di conoscenza circa i processi storici avvenuti, le variazioni intercorse e se sostanziali”.