Luigi, Monica, l’Iperico and Me
Di Monica Zunica mi aveva parlato il mio amico Luigi Morra, che in varie puntate mi aveva raccontato della scelta di vita che aveva fatto insieme al marito e ai figli, della decisione di lasciare Napoli per andare a vivere tra i boschi del Molise, del progetto di creare una biblioteca, dell’inaugurazione, lo scorso 29 settembre, della Associazione Culturale L’Iperico, uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano condividere libri, musica, letteratura, cinema, arte, teatro e molto altro.
Il resto mi è capitato come mi accade sovente, per genio e per caso, la mia solita visita a La Feltrinelli Libri e Musica di Piazza dei Martiri, l’incontro con Luigi, io che gli dico che ci sto pensando da quando me ne ha parlato e ho una voglia matta di andare a vedere questa libreria nei boschi molisani, lui che mi risponde “vieni, Monica è qua, te la presento”, io che dico ancora aspetta, prendo una copia del libro e gliela regalo, lui che mi fa “l’ho già presa io, gliel’ho portata il giorno dell’inaugurazione”.
Finalmente l’incontro, le chiacchiere intorno a L’Iperico e a La Notte del Lavoro Narrato, lo scambio di mail, l’impegno a ritrovarsi su Facebook, i saluti affettuosi.
Sono stato contento tutto il pomeriggio, i contatti via Facebook ci hanno permesso di scambiarci link e briciole di idee, fino a martedì scorso, quando Monica mi ha scritto questo:
Mio caro Vincenzo, sto leggendo Testa, Mani e Cuore e lo trovo incantevole. E’ tale perché è vero come credo sia tu. Una persona vera. Onoreresti il mio spazio con la tua presenza? Quando vogliamo organizzare?
Un abbraccio.
Monica
Ve lo dico cosa le ho risposto? Certo che ve lo dico, questo:
1. l’onore resta mio (ah, il vecchio Morpheus, cosa farei senza di lui).
2. proponimi un paio di date e ne scegliamo una.
Resto in trepidante attesa.
Ricambio l’abbraccio.
vincenzo
L’altro ieri, Giovedì, tocca di nuovo a lei, che mi avverte che la data giusta è Sabato 30 Novembre, che anche Luigi sarà della partita, che se per me va bene chiudiamo così.
Per me non va bene, va benissimo, sono troppo contento.
Ve lo prometto, poi vi faccio sapere come è andata.