Noyori says
Domani c’è un eurostar (senza av, che da Napoli in giù non si usa) che parte alle 8.42 destinazione Villa San Giovanni, poi traghetto per Messina e poi in auto a Brolo assieme al mio amico Teodoro Lamonica. A Brolo rivedrò tra gli altri Max Scaffidi, l’uomo che mille ne pensa e diecimila ne fa e che assieme a Teodoro ha organizzato tutta la faccenda presentazione di Enakapata.
Tra i miei impegni del giorno segnalo l’invio a Rassegna di un articolo di presentazione di Accadde in autunno, iniziativa della Fondazione Di Vittorio e del Sindacato Pensionati della CGIL , l’aggiornamento dei contenuti di Immaginazione Poteri Diritti, il corso con gli studenti del Margherita Di Savoia, la sosta alla Feltrinelli per ritirare i libri da portare domani alla presentazione perché in Sicilia non se ne trovavano a sufficienza. Non mi piace ma funziona così, se non hai scritto il Codice Da Vinci o giù di lì con la distribuzione è dura, molto dura. Che fare? Io, l’autore – facchino. Voi, rompere i cabasisi al vostro libraio fino a quando non ordina il libro.
Tra una cosa e l’altra ho cercato naturalmente anche di pensare a cosa raccontare domani, quando via Google Alert mi è arrivata la seguente news: i premi Nobel Leo Esaki (physics, 1973), Susumu Tonegawa (medicine, 1987), Ryoji Noyori (chemistry, 2001), Makoto Kobayashi and Toshihide Maskawa (physics, 2008) (da sinistra nella foto) hanno incontrato i giornalisti per protestare contro i tagli del governo alla ricerca.
Cosa hanno detto? “It is essential to establish Japan as a nation driven by the creativity of science and technology, to constantly gather talented individuals to the scientific world and to steadily continue to accumulate knowledge“. In particolare Noyori, che ho avuto il piacere di conoscere ed intervistare durante il mio soggiorno a Tokyo ha sottolineato senza giri di parole che “We need more money, not less”.
Cosa ha fatto il Primo Ministro Yukio Hatoyama? Ha deciso di incontrarli per ascoltare la loro opinione. Uguale a ciò che accade da noi. Mi piacerebbe parlarne domani a Brolo.