Hanna, le macchine e noi
A coinvolgermi nell’evento ItaliaCampania è stato il Ninja più incredibile che io conosca, Alex Giordano.
Il tema era Le nuvole nel Paese del Sole, Cloud computing, augmented reality e open data, le previsioni dicono: nuvole all’orizzonte nel Paese del sole.
La citazione di Hanna Arendt dalla quale sono partito è stata questa: “discorso e azione sono le modalità in cui gli esseri umani appaiono gli uni agli altri non come oggetti fisici, ma in quanto uomini. Questo apparire, in quanto è distinto dalla mera esistenza corporea, si fonda sull’iniziativa, un’iniziativa da cui nessun essere umano può astenersi senza perdere la sua umanità.
La scaletta che mi ha guidato nei miei 5 minuti è stata questa:
Arendt – Discorso – Azione – Iniziativa – Umanità
Rapporto Uomo Macchina – Replicanti e Robot
Efesto e Pandora – Linux e Artigiani – Capacità di individuare e risolvere problemi
Processi di competizione collaborazione
Rapporto tra il talento (le persone) e l’organizzazione (le strutture)
Il lavoro ben fatto
Le mie fonti sono state:
Vita Activa di Hanna Arendt
L’uomo artigiano di Richard Sennett
Dizionario del Pensiero Organizzativo, The Riken way and Europe, Le vie del lavoro e Bella Napoli del sottoscritto
La mia domanda conclusiva è stata:
Se è vero, come pare sia vero, che le nuvole, i dati disponibili, la realtà aumentata grazie alla tecnologia ci permettono di avere più parole (discorso), di fare più cose (azione), di prendere più iniziative, possiamo affermare, e in che senso, che grazie alle macchine possiamo espremire di più e meglio la nostra umanità?
Mi piacerebbe che fossimo in tanti a rispondere alla domanda. Sì, vorrei scivere assieme a voi il mio primo saggio partecipato. Che dite, me la date una mano?