Patente Microsoft nella scuola di Nichelino
“Ciò che si impara a scuola, e nell’università, è molto importante per imparare a utilizzare le nuove tecnologie: perchè senza cultura non si riesce a gestire il cambiamento”.
Provate a indovinare chi l’ha detto. Scegliendo tra le canoniche tre possibilità: a) un professore; b) un manager; c) un funzionario del Ministero della Pubblica Istruzione.
Detto che è assolutamente vietato fare i furbi, quanti di voi hanno indovinato che la risposta giusta è la b?
Proprio così. Il manager in questione è Paolo Valcher. Ha 36 anni. E’ direttore del mercato education di Microsoft Italia .
Lo abbiamo incontrato per parlare dei risultati della ricerca condotta da International Data Corporation (IDC) e Microsoft sulla carenza di figure professionali qualificate nei settori della Information e Communication Technology (ICT): pare che nel 2001 e nel 2002 rimarranno scoperti in Europa circa il 13% dei posti disponibili, oltre 1 milione e 800 mila posti di lavoro, circa 170 mila in Italia. Esagerazioni? Pare di no. Leggere la Relazione per il Consiglio Europeo “Le prospettive d’impiego nella società dell’informazione” per credere.
La prima domanda è persino scontata: che fare?
“Un punto decisivo – ci dice Valcher – è imparare a gestire la montagna di informazioni che ogni giorno ci passa per le mani. Non è una cosa semplice. Ci vorranno 1-2 generazioni per riuscirci compiutamente. Ma ovviamente bisogna cominciare subito. Dai ragazzi. Dalla scuola. Dall’Università. Senza sottovalutare l’importanza della cultura e della formazione di carattere generale e scegliendo un approccio alla formazione tecnologica molto orientato al fare”.
Qual è dunque il messaggio che secondo lei va lanciato agli insegnanti e agli studenti italiani?
“In realtà il messaggio l’hanno lanciato loro a noi. Vede, all’inizio i nostri percorsi formativi avevano un taglio decisamente teorico: si parlava di multimedialità, comunicazione, ecc. Ad un certo punto gli insegnanti ci hanno detto: partiamo dai prodotti, impariamo ad usare al meglio il software nella multimedialità. Cosicché adesso, ad esempio nell’ambito di Tour Scuole 2000 insegniamo soprattutto ad utilizzare il software: non solo Word, Excel e Power Point ma anche, direi soprattutto, Access e Visual Basic”.
Ci fa un esempio di una scuola che si sta muovendo nella maniera giusta?
“Il Maxwell di Nichelino (TO) che sta portando avanti da gennaio con il nostro supporto tecnologico un progetto sperimentale, incentrato su Windows NT e Windows 2000, per consentire agli studenti del triennio di conseguire la certificazione Microsoft, oggi tra le più richieste dalle aziende del settore ICT”.
Il tema è caldo. E lo spazio è tiranno. Ma torneremo a parlarne. Con il Maxwell certamente. E con i tanti che a Nord e a Sud hanno voglia di fare.