Chi parte sa da cosa fugge ma non sa che cosa cerca
L’idea me l’ha data Rosanna Pisani, come ho scritto qualche giorno fa una donna straordinariamente importante nella mia vita. Per due anni, dai 18 ai 20, il primo che fa i conti di quanti anni sono passati lo tengo scompagno, io sono stato il suo ragazzo e lei la mia, e sono stati due anni meravigliosi. Lei neanche lo sa, ma quando mi ha lasciato è stata la volta che ho pensato seriamente di morire, anche di voler morire, se chiamate Tonino Parola ve lo può confermare, non so quanti giri di Secondigliano ci siamo fatti con me che dicevo non ce la faccio ad andare avanti e con lui che mi diceva ce la fai, lascia che passi il tempo e ce la fai. Comunque me ne sono andato a Sociologia a Salerno, scelta che poi si è rivelata fondamentale nella mia vita, perché non ce la facevo più a vivere negli stessi posti dove avevo vissuto con lei. Spero che Rosanna non si dispiaccia che io scrivo queste cose, penso che dopo quasi 40 anni si può farlo con dolcezza, emozione, distacco, penso che il racconto non toglie e non aggiunge niente a ciò che è stato.
Insomma come vi ho detto l’ho cercata e ritrovata via Facebook, ci siamo scritti un pò di cose che naturalmente sono cose nostre, e oggi lei ha postato queste righe:
Napoli è la mia città natale, il luogo dove ho vissuto i primi 25 anni della mia vita. Poi ho deciso di andare altrove, a cercare nuove prospettive di vita, e così ho vissuto in diversi luoghi meno o più organizzati, dalla Sicilia alla Lombardia, più precisamente le isole eolie, salina in particolare, che amo molto e riconosco ancora oggi come la mia casa, e la città di Brescia dove per 15 anni ho vissuto, lavorato e allevato i miei figli.
Dopo tanto tempo, sembra che in qualche modo Napoli mi richiami alle mie origini, cioè a riallacciare il filo interrotto di relazioni e connessioni con la sua vita e attraverso le persone che lavorano per la sua rinascita come il caro amico Vincenzo Moretti. Un invito a partecipare, ed eccomi.
Qual’è l’idea è presto detto: chacchierare di cosa ci spinge ad andarcene e cosa ci spinge a tornare, non la storia dei viaggi dove il ritorno è per così dire nelle cose, la storia delle nostre vite in cerca di luoghi dove vivere e cercare sé stessi.
Niente, direi che possiamo cominciare, tanto la sapete che la frase del titolo è stata rubata a Montaigne da Lello Arena con conseguente figura di m. di Troisi.
Chi comincia per prima/o?