Quello che possiamo fare noi

Cara Cinzia, come diceva Quelo “c’è grossa crisi, qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra”. Purtroppo funziona proprio così, l’età dell’incertezza è diventata l’età dell’inquietudine, e questo non ci fa bene, né come individui, come persone, né come comunità. La soluzione a questo gran casino naturalmente non ce l’ho, né dentro e né fuori di me, però penso di avere una possibilità, magari piccola e però vera, la possibilità di partire da quello che posso fare io e farlo bene.

Per me il lavoro ben fatto è prima di tutto questo, partire da quello che possiamo fare noi, sì, noi, perché tiene ragione John Donne, nessun uomo è un’isola, completo in se stesso, siamo tutti parte di questo straordinario mondo fatto di umanità e di miserie, di bellezza e di diseguaglianze, di possibilità e di diritti negati.

Come ho scritto su Nòva, per me fare o non fare, non c’è provare, nel senso che se ce ne stiamo ad aspettare che passi la nottata siamo fritti. La forza dirompente del lavoro ben fatto sta proprio qui, nella semplicità dei suoi cinque passi, negli articoli del suo manifesto, nella necessità che nessuno si senta esluso, nella consapevolezza antica che faceva dire a mio padre che, quando durante il giorno fai bene quello che devi fare, la sera, quando metti la testa sopra al cuscino, sei contento.

Il libro che ho scritto con Luca nasce da qui, è questo che voglio dire quando dico o scrivo che è un libro per le persone, per le famiglie, per le scuole, per le imprese, un libro che fa bene alle persone, alle famiglie, alle scuole, alle imprese, un libro che non è solo un’idea e un racconto, è anche, direi soprattutto, una pratica e una possibilità.

Per me, se il mondo lo vogliamo cambiare davvero, di più, se finalmente ci decidiamo a capire che il mondo lo dobbiamo cambiare davvero, dobbiamo cambiare il nostro approccio con le cose del mondo.
Cominciando da quello che possiamo fare noi, e intessendo la rete del cambiamento, puntino dopo puntino, nodo dopo nodo.

Conto di tornare presto, intanto ti mando un bacio.


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