Venga a prendere uno, doje, tre e quattro caffé da noi
Adesso non dite che non dobbiamo vederci più per festeggiare un compleanno anche se la bella pensata l’abbiamo fatta proprio settimana scorsa quando ci siamo incontrati per festeggiare Viviana.
Dato che le colpe dei presenti non possono ricadere sugli assenti dico subito che eravamo Viviana, Francesco, Cinzia and me e aggiungo subito dopo che a un certo punto la conversazione è finita su Uno, doje, tre e quattro, a voler essere precisi il titolo delle chiachciere è diventato “come possiamo fare per far conoscere il libro, farlo leggere, ergo comprarlo”.
Ora, anche se lo so che non ce n’è bisogno, voglio precisare che questa “ossessione” di vendere il libro ci viene innanzitutto dalla voglia di far conoscere il nostro lavoro, di comunicare le nostre emozioni e riflessioni, di far girare le nostre piccole grandi idee, di incontrare vecchi e nuovi amici, e poi anche almeno un pò dalla voglia di ripagare la fiducia e l’investimento da parte dell’editore, che insomma la nostra “ossessione” non ha davvero niente a che fare con il verbo “guadagnare”.
Fatta la precisazione, aggiungo che a un certo punto, non ricordo davvero né come e né perché, è venuta fuori l’idea delle presentazioni in salotto, sì, proprio il salotto di casa vostra, una cosa tipo “venga a prendere il caffé da noi” che ci sono anche i nostri amici autori di Uno, doje, tre e quattro che vengono a presentare il loro libro.
Cosa dov(r)e(s)te fare per organizzare una cosa del genere è presto detto:
1. avere il piacere di passare un pomeriggio con noi (se assieme al caffé c’è anche qualche pasticcino siamo contenti noi e sono contenti i vostri amici, ma anche se c’è solo il caffé noi veniamo lo stesso);
2. avere casa in un raggio massimo di 100 km da Napoli, roba che per la sera possiamo tornarcene a dormire alle nostre, di case, che stiamo più comodi e non spendiamo soldi;
3. avere 10-12 amici (naturalmente se c’è qualcuno di più è anche meglio) disposti a partecipare alla conversazione.
I libri li portiamo noi, naturalmente senza alcun obbligo di comprarli da parte di alcuni. Lo vogliamo dire che confidiamo sulla nsotra sperimentata capacità di presentatori, e diciamolo. E aggiungiamo anche che chi lo compra oltre alla dedica e alla firma “live” di Viviana, Carmela and me avrà anche quella “in differita” di Daniele, che oltre a presidiare la parte nordica dell’Italia parteciperà, si vedrà se e come di volta in volta, grazie alle ampie possibilità offerte dai nuovi media digitali.
That’s all, folks. I mezzi per commentare, proporre, far girare, prenotare e tutti gli altri “are” che volete non ci mancano. Siete dispensati dagli insulti. Il presente post vale anche come ringraziamento.