Si può ritenere Karl Marx “un autore misconosciuto, vittima di una profonda e reiterata incomprensione”?
Secondo Marcello Musto, curatore di un interessantissimo, rigoroso, per taluni versi sorprendente, volume (Sulle tracce di un fantasma. L’opera di Karl Marx tra filologia e filosofia, Manifestolibri, Pagg. 392, Euro 30,00), sicuramente sì.
A suo avviso Marx è stato tale “nel periodo durante il quale il marxismo era politicamente e culturalmente egemone, tale rimane ancora oggi”, e le cause principali di tale paradosso sono “il tortuoso processo della diffusione degli scritti di Marx e l’assenza di una loro edizione integrale, insieme con la primaria incompiutezza, il lavoro scellerato degli epigoni, le letture tendenziose e le più numerose non letture”.
Perché vi raccontiamo tutto questo?
Perché la questione è di quelle destinate a lasciare il segno. Nella storia e nel futuro del pensiero socialista. Nella conoscenza di questo filosofo, economista, storico, saggista, editorialista, che ha avuto, nel bene e nel male, un’importanza straordinaria nella storia del mondo contemporaneo. E nella testa e nel cuore di chi legge il libro.
Perché negarlo?
Si prova un certo sconcerto quando, fin dall’introduzione, ci si trova di fronte ad affermazioni, convincimenti, demarcazioni, del giovane e bravissimo curatore, che in maniera tanto netta evidenzia gli abusi e i sorpresi perpetrati ai danni del grande vecchio di Treviri; quando si vede minacciato l’impegno e la passione con il quale ci si è misurati con il suo pensiero; quando ci si ritrova a pensare che tutti quei libri così gelosamente custoditi, salvati dal riflusso, dal reaganismo, dall’ironia e dalla critica roditrice dei figli (che sa essere persino più feroce di quella dei topi), sono in buona sostanza dei falsi.
Eppure mano a mano che si procede nella lettura, lo sconcerto lascia il posto alla scoperta, alla voglia di ricominciare, alla speranza che quello che anche i più ottimisti hanno ritenuto un pensiero straordinariamente nobile ma altrettanto datato e male applicato, possa tornare ad essere attuale, possa tornare a essere utile per l’oggi e per il domani.
Sta qui a nostro avviso il valore straordinario di questo volume, che si articola in quattro sezioni che raccolgono i saggi presentati nel corso di una conferenza internazionale svoltasi a Napoli nella primavera del 2004.
La prima sezione, per chi scrive quella più appassionante, è dedicata alla nuova edizione storico – critica della Marx Engels Gesamtausgabe (MEGA 2, 114 i volumi previsti, quasi la metà quelli già pronti, diretta dalla Internazionale Marx – Engels – Stiftung, pubblicata dalla Berlin -Brandenburgische Akademie der Wissenschaften), con interventi e saggi, tra gli altri, di Manfred Neuhaus, Gerald Hubmann, Izumi Omura.
La seconda sezione si sviluppa intorno al pensiero del Marx giovane, dalla dissertazione di laurea alla critica della politica, e propone tra gli altri interventi di Giuseppe Cacciatore, Marcello Musto, Stathis Kouvélakis.
La terza sezione analizza quella che molti hanno considerato l’opera più importante di Marx, Il Capitale, con interventi tra gli altri di Roberto Finelli, Geert Reuten, Christopher J. Arthur. La quarta sezione propone infine le ragioni e i caratteri dell’attualità del pensiero marxiano, e presenta tra gli altri contributi di André Tosel, Domenico Losurdo, Alex Callinicos.
Cosa aggiungere ancora?
Che la lettura, per quanto impegnativa, risulta sempre non solo interessante ma anche scorrevole e ricca di sorprese. Sapete ad esempio che attraverso la banca dati elettronica dell’Università Tohoku, è possibile visionare le prime edizioni di alcune delle più importanti opere di Marx con note e dediche scritte a mano dall’autore? O che Marx e Engels sono stati per lungo tempo editorialisti del New York Tribune, al tempo il più importante quotidiano del mondo?
E che “Sulle tracce di un fantasma” è un libro da non perdere. |