Viva l’Italia
Salvatore Di Domenico è il mio amico del cuore, per mia fortuna non è l’unico, ma ci vogliamo bene veramente. Oggi è venuto a Roma ad accompagnare Livio che ripartiva per Sydney, Livio è il nostro amico di “Luca, piglia ‘o milk ‘a int’o fridge”, e anche se per ora non si capisce, fidatevi, perché come vi ho premesso uno di questi giorni, magari pure domani, questa storia ve la racconto.
Il lavoro oggi mi ha impedito di essere in giro per Roma assieme a Salvatore e Livio, ma sono riuscito a raggiungerli a Termini e a salutare Livio prima che partisse per Fiumicino.
Erano più o meno le 5.30 p.m. quando io e Salvatore siamo arrivati alla macchinetta per fare il biglietto per il treno AV delle 18.00, da Roma a Napoli, insomma quello che vedete sopra (io ho l’abbonamento).
Seconda classe. Costo del biglietto 44 euro. Posto non garantito. E infatti abbiamo viaggiato in piedi. Anzi no, Salvatore a un certo punto si è accartocciato accanto alle valigie, nel bagagliaio tra uno scompartimento e l’altro. Gli ho fatto anche due foto, anzi credevo di avergliele fatte, devo aver sbagliato qualcosa, le foto non ci sono e io mi sono preso talmente collera che avevo deciso di non scrivere più il post. Poi mi sono ricordato che Salvatore mi ha dato il biglietto. La prova ce l’ho, mi sono detto, ed eccomi qua.
Voi che direste di un paese che ti fa pagare 44 euro da Roma a Napoli e ti scrive sul biglietto che non hai il posto garantito, che significa guarda che abbamo fatto più biglietti dei posti disponibili, dunque preparati a viaggiare all’impiedi?
Io le mie parole le ho terminate. Anzi no, dico Viva l’Italia. Ma viva veramente. Che io con i miei 55 anni se ci riesco me ne vado a vivere da un’altra parte. Giuro.