Come si fa ricerca. E come si pulisce la città. Questo lo avete detto voi
Cinzia Massa: Bacoli (NA). Cittadina di circa 30 mila abitanti. Dalla primavera di quest’anno è cominciata la raccolta differenziata porta a porta su aree sperimentali. Cosa significa? Che su un territorio abbastanza vasto il porta a porta viene eseguito in aree con densità abitativa bassa, lasciando il libero arbitrio alle altre zone del territorio dove sono ubicati fatiscenti cassonetti in cui depositare carta, plastica (in pochissime aree) e indifferenziato, ovvero di tutto di più!
Sul porta a porta il Lunedì ed il Venerdì viene ritirato l’organico (n.b. in sacchetti di plastica non biodegradabili e neanche trasparenti, per intenderci in buste di supermercato), Martedì e Sabato l’indifferenziato, Mercoledì la carta ( anche essa in sacchetti da supermercato) Giovedì la plastica e il vetro. Mi chiedo e vi invito a riflettere con me … è possibile che un simile sistema funzioni? Come viene controllato il porta a porta? E dove viene scaricato? Non sarà una trovata per ottenere i finanziamenti e non restarne fuori? Come tutte le cose credo che anche la raccolta porta a porta debba essere fatta in tutto il paese e bene oppure no. E che vada controllata.
Concetta Tigano: Vivo a Catania … meglio non commentare!
Carmela Talamo: Somma Vesuviana. Non ci sono nata ma… ci vivo. Raccolta differenziata porta a porta: giorni dispari umido, martedì plastica. giovedì e (badate bene) domenica indifferenziata, per tutti gli altri rifiuti sempre differenziati compresi quelli ingombranti e gli oli isola ecologica dove entri solo con la tessera. Certo la cittadina non è grande come Napoli, certo i costi di gestione per la raccolta sono praticamente raddoppiati … certo tante altre opposizioni, ma funziona e da qualche parte bisogna pur iniziare. Il sindaco è pure del pdl ma se funziona funziona.
Ancora Daniele Riva segnala questo link
Andrea Lagomarsini: Non sai come si fa R&D in Italia, morendo di fame, richiando di fallire ogni anno, avendo la colite e sopratutto non dormendo la notte. Ecco come si fa. Capisco perché se un progetto di innovazione italiana va avanti poi é vincente. Con tutto quello che ha dovuto patire per nascere e crescere, chi lo ammazza più. Che tristezza!
Adriano Parracciani: Provo: solo talento crei; solo organizzazione produci; talento e organizzazione innovi.
Daniele Riva: Qui da me – non sono a Tokyo, ma nel profondo Nord lecchese – è proprio quello che accade: martedì sacco viola trasparente con determinati rifiuti, venerdì sacco trasparente con gli altri tipi di spazzatura, entrambi i giorni viene raccolto anche l’umido in sacchi biodegradabili in mater-bi. Se solo provi a sgarrare ti lasciano il sacco con l’avviso. Tutto il resto (erba, ingombranti, macerie, vetri, ferro) viene portato nella discarica comunale. Penso che sia un modello esportabile anche a Napoli.