Web, sempre web, fortissimamente web
Si fa sempre più ricca e stimolante la discussione sull’e-learning dai mille volti e sul suo futuro (da non perdere, su elearningeuropa.info, il paper n. 4 con l’anteprima del rapporto Helios 2006-2007). E se si puntasse sul Web come risorsa fondamentale intorno alla quale articolare i processi di apprendimento a distanza? Il messaggio potrebbe essere: Web, sempre Web, fortissimamente Web. Che naturalmente non vuol dire esclusivamente Web, dato che il suo utilizzo è assolutamente compatibile non solo con i percorsi di apprendimento in modalità blended, ma anche con i più tradizionali corsi in aula. Molti fattori concorrono a fare del Web la piattaforma ideale per persone di ogni età, sesso, condizione sociale, alle prese con la necessità di imparare a scuola, all’Università, per tutto l’arco della propria vita. Ne segnaliamo tre: Se tutto questo è almeno in parte vero, ecco che diventa fondamentale sviluppare le effettive capacità delle persone di ogni età, cultura, genere, ceto sociale, di usare le tecnologie, le risorse, gli strumenti, i contenuti oggi disponibili. L’idea è che per questa via si possa rendere visibile il «filo della conoscenza» che permette di migliorare la nostra capacità di imparare, co-municare, comprendere, lavorare per tutto il corso della vita; di avere più opportunità ed essere meno esposti all’incertezza che ci assale ogni qual volta le cose intorno a noi cambiano, e con esse cambia il mondo al quale siamo abituati; di valorizzare la capacità individuale di arricchire quanto diversamente appreso e di personalizzarlo in base ai contesti effettivi di vita e di lavoro; di limitare i rischi di dispersione del nostro capitale culturale; di essere consapevoli che le risorse educative diventano attive nel processo di apprendimento nel momento in cui diventano gli arnesi che permettono ai discenti di fare (costruire) qualcosa di utile. |
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